Quando si sente parlare di invecchiamento cutaneo precoce alcune persone rivolgono il pensiero a come possa essere il proprio viso con qualche anno in più, domandandosi quanto tempo manca prima che la situazione diventi inevitabilmente irreversibile. Altri hanno già superato quel traumatico momento e sono alla ricerca dei migliori rimedi per cercare di arrestare il tempo.
A un po’ tutti noi capita di svegliarci la mattina dopo una notte agitata con un aspetto poco presentabile o, al contrario, aver dormito in modo talmente riposante da avere il segno del cuscino sulla faccia a dimostrazione della profondità del nostro sonno. In entrambi i casi i segni passano dopo una doccia, una sciacquata al viso o un’ottima colazione. Quelli tra di noi più sprint si lanciano in sessioni di “risveglio muscolare”, senz’altro utili alla forma fisica, ma non alla portata proprio di tutti.
Se quindi al risveglio abbiamo tutte le giustificazioni del caso, la situazione cambia al controllo allo specchio prima di uscire di casa: in questo fatidico momento l’occhio e la mente (soprattutto di chi non è più ventenne) sono sveglissimi a cogliere quelle pieghe anomale segno che il tempo, purtroppo, passa inesorabile.

“Mal comune, mezzo gaudio” dice il detto. Consoliamoci quindi, la scienza parla chiaro: a partire dai 35 anni circa, per tutti noi, iniziano una serie di processi naturali che cambiano l’aspetto del viso.
Un altro detto “far buon viso a cattivo gioco” è quanto mai calzante in questo caso.
Se infatti quando siamo giovani il nostro viso risulta tonico e con un aspetto paragonabile a un triangolo rovesciato con l’apice rivolto verso il mento, con il passare del tempo questo triangolo inverte lentamente il suo orientamento, spostando il suo apice verso l’alto.
Ma prima di elencare i rimedi che la moderna medicina estetica odontoiatrica mette a disposizione per rallentare il sorgere dei segni dello scorrere del tempo, cerchiamo di capire l’origine dell’invecchiamento cutaneo precoce.
Quali sono le cause dell’invecchiamento cutaneo?
L’invecchiamento cutaneo è un processo involutivo complesso, a cui sono riconducibili diverse cause, ma che sono raggruppabili in due componenti principali:
- Tempo: si parla in questo caso di Cronoaging, dove fattori genetici e ormonali causano assottigliamento e disidratazione della pelle;
- Luce solare: si parla in questo caso di foto invecchiamento, dovuto quindi soprattutto all’esposizione alle radiazioni UVA e UVB
Oltre a queste cause altri fattori come tabacco, alcool, malnutrizione, stress o attività sportiva molto intensa determinano una eccessiva produzione di radicali liberi in generale, che influenzano la velocità del processo di degenerazione dell’intero organismo e quindi anche della pelle, innescando un invecchiamento precoce.
Come avviene in pratica il processo di invecchiamento cutaneo?
Il viso è composto da uno strato superficiale, la cute, suddiviso in epidermide e derma. Proseguendo in profondità troviamo delle bolle adipose divise da setti fibrosi, al di sotto dei quali troviamo i muscoli deputati alla mimica facciale, ed infine lo scheletro osseo.
Con il passare degli anni ossa, muscoli e bolle adipose subiscono un riassorbimento, così come la cute che perde idratazione e spessore. Sul viso inizia quindi la formazione di pieghe date dal riassorbimento delle strutture tessutali profonde, la forza di gravità insieme alla riduzione di grasso provoca il cedimento del tessuto verso il basso che ripiegandosi sui setti fibrosi, causa per esempio delle pieghe naso geniene.

Un altro processo che favorisce l’invecchiamento cutaneo è la progressiva riduzione della capacità delle cellule di produrre elastina e acido ialuronico, oltre al rallentamento dei processi metabolici. Entrambi questi fattori provocano perdita di elasticità e assottigliamento dello spessore del derma, con la comparsa delle prime tanto temute rughe.
Come contrastare l’invecchiamento cutaneo precoce?
Abbiamo detto che fattori come fumo, alcol e stress possono accelerare i segni dell’avanzare del tempo, ed è evidente che già porre rimedio in questo senso sarebbe un ottimo passo avanti per la salute non solo della nostra pelle ma di tutto il corpo. Nel caso specifico della pelle, in particolare del viso, ci sono alcune attenzioni che in modo naturale possono mantenere più a lungo l’attività metabolica della cute.
Parliamo di:
- Bere molta acqua
- Proteggere la cute da fattori esterni (inquinamento, UVA, UVB)
- Alimentazione ricca di vitamine A, B, C, E, per ridurre la formazione di radicali liberi.
Tuttavia in caso di invecchiamento cutaneo precoce è probabile che i rimedi naturali non siano sufficienti. Per aiutare i processi metabolici delle cellule del derma a partire dai 35-40 anni, la medicina estetica odontoiatrica può aiutare i pazienti a mantenere la pelle della zona attorno alla bocca più sana ed elastica attraverso trattamenti di biorivitalizzazione e bioristrutturazione, per apportare acido ialuronico lineare, vitamine e aminoacidi ai tessuti.
Di fronte a problematiche più evidenti come pieghe naso geniene, codice a barre, o labbra sottili la medicina estetica odontoiatrica può intervenire attraverso l’introduzione mini invasiva di acido ialuronico, idrossiapatite di calcio o biobotox per supportare e recuperare i volumi persi.
Questi trattamenti non hanno la pretesa, peraltro vana, di fermare l’invecchiamento cutaneo quanto piuttosto di accompagnarlo e darci la possibilità di uno sguardo allo specchio meno sospettoso e più sereno.